Il coriandolo è una spezia dalle antiche virtù, menzionato anche nel Vecchio Testamento là dove “la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l’aspetto della resina odorosa”.
Noto anche come Prezzemolo Cinese, come detto è una pianta molto conosciuta fin dall’antichità per le sue qualità aromatiche e medicinali. Già Ippocrate ne parlava ritenendolo in grado di far cessare le acidità di stomaco e di indurre il sonno. Il coriandolo trova oggi numerosi utilizzi nel campo botanico, in fitoterapia e in cucina.
Un recente studio scientifico condotto dall’University of Beira Interior, in Portogallo, pubblicato sul Journal of Medical Microbiology, ha dimostrato che l’olio di coriandolo ha delle interessanti proprietà antibatteriche, in particolare contro il batterio Mrsa, lo stafilococco resistente alla meticillina.
“L’olio di coriandolo – afferma Fernanda C. Domingues, autrice dello studio – potrebbe aiutare milioni di persone che ogni anno vengono colpite da infezioni batteriche veicolate dagli alimenti.
Questo rimedio naturale potrebbe diventare una valida alternativa ai comuni antibiotici. Inoltre possiamo prevedere l’utilizzo dell’olio di coriandolo in lozioni, colluttori e persino in pillole,
per combattere le infezioni batteriche multiresistenti che altrimenti non potrebbero essere trattate.” Qui
trovate la pubblicazione dello studio sul Journal of Medical Microbiology (in inglese).
Speriamo che questa simpatica spezia dal nome giocoso porti nuove soluzioni in questo campo. A proposito del nome, che di sicuro vi avrà ricordato il carnevale, è perché nel Rinascimento, per festeggiare questa popolare festa in maschera, i semi di coriandolo glassati con lo zucchero venivano lanciati in aria. In seguito, i semi hanno lasciato il posto alla minuscola carta colorata.
Ma torniamo alle sue proprietà. Il coriandolo ha benefici effetti sulla digestione, sul cosiddetto intestino irritabile, sul gonfiore di stomaco e aiuta anche la funzionalità del
fegato.
Questa spezia, inoltre, è in grado di disintossicare il corpo da alcuni metalli pesanti.
Il coriandolo, infatti, riesce a chelare i metalli all’interno del nostro corpo, ovvero a renderli meno tossici e quindi a disintossicarci. Metalli pesanti come l’alluminio, il piombo, il
mercurio, con cui purtroppo possiamo venire in contatto quotidianamente e introdurli nel nostro corpo. Per potenziare l’azione del coriandolo è bene assumere un altro nutrimento chelante come la
zeolite o l’alga clorella per una depurazione naturale dell’organismo.
Il coriandolo dispensa numerose vitamine, quelle del gruppo B e C, e soprattutto è un’ottima fonte di quelle A e K; basti pensare, infatti, che 16 grammi delle sue foglie
procurano quasi la metà della quantità giornaliera raccomandata.
Il coriandolo si può prendere anche sotto forma di tisana per le sue proprietà digestive e carminative, ovvero l’espulsione dei gas dallo stomaco e
dall’intestino.
È controindicato in persone che soffrono di gastroenterite, di problemi ai reni o prendono farmaci neuro stimolanti, in quanto al coriandolo vengono attribuite anche proprietà
stimolanti ed eccitanti.
La sua storia millenaria passa dalla Bibbia alle diverse civiltà antiche come gli Egizi, il commercio e il Rinascimento e arriva candido come la manna fin a noi.
Qui
trovate un po’ della sua affascinante storia.
Presso l’erboristeria L’Altea trovate invece questa sapiente spezia.
Al prossimo post, ciao!
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